La gestione della salute orale in età Pediatrica
Ancora c’è chi pensa che i primi denti dei bambini (i denti da latte), destinati fisiologicamente a cadere, non abbiano bisogno delle stesse cure che riserviamo alla dentatura permanente. È una convinzione decisamente errata. I denti da latte sono fondamentali e per questo non devono essere trascurati, svolgono, infatti, tante funzioni e quindi vanno mantenuti in salute. Servono innanzitutto per masticare, una buona digestione del cibo inizia in bocca e proprio per questo l’aiuto dei denti è importante, soprattutto nei bambini quando l’apparato digerente non è ancora del tutto sviluppato. I denti inoltre servono per parlare: ogni giorno il bambino perfeziona il suo linguaggio e i denti hanno un ruolo fondamentale nella pronuncia di molte consonanti. I denti servono anche per sorridere. Un bambino che sorride si sente più a suo agio e accettato dai coetanei e dalle persone che frequenta. E in ultimo, ma non certo per importanza, i denti servono da guida: il dente da latte guida, infatti, l’eruzione del dente definitivo nella posizione corretta. È importante mantenere questa funzione in modo da avere un definitivo che “spunta” al posto giusto e nel momento giusto.
La Carie
In riferimento alla letteratura internazionale ed alle linee guida della World Health Organization (W.H.O.), la patologia cariosa è definita una malattia a eziologia multifattoriale, localizzata, cronico-degenerativa, post-eruttiva, che interessa il tessuto duro dentale, determinandone la distruzione con formazione di una cavità. Secondo la W.H.O., la patologia cariosa rappresenta una delle affezioni più diffuse tanto da essere considerata una malattia sociale con alti tassi di incidenza in tutti i paesi del mondo e la quarta patologia da trattare, più costosa in termini economici. Mostra una comparsa precoce e colpisce sia la dentatura decidua sia quella permanente.
Fattori di rischio
Numerosi studi hanno dimostrato che più che l’assunzione di zuccheri, risulta importante la frequenza con cui questi vengono assunti durante l’arco della giornata. L’elevata frequenza aumenta la probabilità di carie. Pertanto, un’attenzione al tipo di cibo e alla frequenza di assunzione specie di quello ad alto contenuto di zuccheri può svolgere un ruolo preventivo importante nella genesi della patologia cariosa così come risulta necessaria l’implementazione di adeguati programmi di sensibilizzazione e informazione in tal senso.
La presenza prolungata di un pH acido nel cavo orale favorisce la prima fase di de-mineralizzazione del tessuto dentale (prima fase della carie) nonché lo sviluppo di una flora microbica cariogena. È importante evitare di assumere cibi non a scopo nutrizionale durante la giornata in modo da mantenere il Ph della bocca a livelli non critici.
Un adeguato spazzolamento manuale delle superfici dentali permette la rimozione del 78% della placca dentale. L’uso di spazzolini elettrici possono essere anche più efficaci a questo scopo ma devono essere utilizzati seguendo delle giuste manovre che possono essere insegnate da igienisti dentali durante le sedute di igiene orale professionale. In età pediatrica il bambino deve essere aiutato dal genitore nelle manovre di igiene orale domiciliare fino ad un’età di 6\7 anni, quando le maturazione neuro-motoria e le abilità sono acquisite.
In presenza di una patologia con incidenza di oltre il 90% nella popolazione, è fondamentale attuare programmi di prevenzione che riducano il più possibile lo svilupparsi della malattia. La sigillatura dei solchi dentali, allo stato attuale, mostra unanime evidenza scientifica.
Vanno, infine, individuate ed eliminate le possibili cause e i fattori di rischio all’origine della perdita di sostanza dentale, suggerendo al piccolo paziente, nel corso di una prima visita odontoiatrica, un programma preventivo personalizzato incentrato sulla rimozione delle abitudini viziate, sul cambiamento delle abitudini alimentari, sulla stimolazione di un adeguato flusso salivare, sull’utilizzo di paste dentifricie fluorate, remineralizzanti, sigillanti e, infine, sul corretto spazzolamento delle superfici dentali.
La Sigilatura
Considerato che il primo dente permanente Spunta in arcata all’età di 6 anni circa, in un bimbo di 5-7 anni non c’è ancora una manualità sufficiente per pulire con la dovuta cura i primi molari definitivi.
Le carie nei molari si possono prevenire sigillandoli appena crescono, cioè verso i 5-7 anni del bambino. Ma in che cosa consiste questo intervento? Le sigillature dei solchi dei molari e dei premolari permanenti, sono trattamenti preventivi il cui scopo è quello di mantenere sani i denti dei nostri piccoli, riducendo sensibilmente la probabilità di comparsa delle carie. Perché prevenire è meglio che curare! La sigillatura è utile anche perché la superficie masticante dei molari e dei premolari permanenti è caratterizzata da solchi particolarmente stretti e profondi, dai quali non è possibile rimuovere completamente la placca batterica, diventano così un luogo ideale per l’annidamento e la proliferazione dei batteri. La conseguenza è un elevato rischio di comparsa di carie.
La procedura è semplice da eseguire e lo smalto non viene danneggiato, non crea spessore e non interferisce con la normale chiusura della bocca, è indolore e necessita di tempi di esecuzione brevi.
Deve essere, però, effettuata sul dente sano il prima possibile, per questo è importante una buona diagnosi iniziale e effettuare un esame radiografico di controllo e deve essere controllata ed eventualmente ritoccata negli anni perché si usura.
La questione della paura
L'infanzia e l'adolescenza sono costellate da timori e paure. La paura è considerata un'emozione essenziale e inevitabile, aumentando le capacità di risposta, in senso sia di lotta sia di fuga, nei momenti di pericolo e fornendo un impulso alla cautela e prudenza, ovvero offrendo ai bambini un mezzo di adattamento alle sollecitazioni della vita. È' pertanto normale per i bambini avere paura del nuovo e di situazioni potenzialmente pericolose, così come è ragionevole che siano spaventati per qualcosa, o una situazione, che hanno già vissuto una volta come dolorosa. Si comincia ad avere paura del dentista già da bambini per esperienze dirette non piacevoli, o semplicemente per racconti di amici o parenti che descrivono in modo ansioso la loro esperienza odontoiatrica. Ogni bambino è diverso e quindi richiede un approccio personalizzato.
L’Odontoiatria Pediatrica
Nel curare il piccolo paziente è opportuno impostare una valida relazione anche con i genitori, instaurando possibilmente un rapporto a tre: bambinoodontoiatragenitore. Validi ed efficaci risultati possono essere ottenuti solo se i genitori comprendono il motivo delle cure. Importante nella cura del piccolo paziente è renderlo partecipe di tutti quegli aspetti del trattamento che sia in grado di capire, coinvolgendolo nelle decisioni che lo riguardano, adeguano il tipo ci comunicazioni al suo livello di comprensione e adottando un tipo di approccio che non sia solo di topo medico ma anche di tipo pedagogico in modo da rendere il piccolo paziente il più autonomo possibile nella gestione della propria salute orale. La comunicazione e la costruzione di un rapporto di fiducia giocano un ruolo cruciale nella relazione di cura. A tale scopo la figura dell’Odontoiatra Pediatrico racchiude in sé le competenze e le conoscenze (tecniche e comunicative) necessarie ad un percorso di cura privo dalla paura e dall’ansia tipiche di questa età.
La sedazione cosciente viene utilizzati in alcuni casi per risolvere il problema della non collaborazione. Si tratta di una tecnica analgesica il cui funzionamento è molto semplice: il bambino respira da una mascherina nasale una miscela di ossigeno e protossido di azoto. Già dopo pochi respiri inizia l’effetto di rilassatezza che si mantiene costante con il mantenimento della mascherina in posizione. Il piccolo resta in parte cosciente, ma senza ansia, paura, disagio, con perdita della percezione del tempo. È così possibile effettuare le cure, ma si perde l’intento pedagogico della seduta venendo meno l’intento di insegnare al piccolo paziente ad essere un paziente cosciente e collaborante, redendo possibile l’esecuzione di protocolli di prevenzione che lo porteranno ad essere un adulto “SANO”.
Fonte: Ministero della Salute: Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta - Aggiornamento anno 2015
A cura della Dott.ssa Denise Corridore
DDS.Department of Oral and Maxillofacial Science "La Sapienza" University of Rome, Italy.